Per chi non dovesse conoscere il girello, o meglio, non ne conosca difetti e virtù, legga attentamente questo post, in quanto intendo approfondire la fase che porta il bambino ad affrontare i primi passi.
Verso i 6-7 mesi di vita il bimbo, appena lo si mette seduto per terra o su una superfice qualunque, si lascia "cadere" a pancia in giù come a voler gattonare ma i risultati sono alquanto scarsi.
Le braccine protese a perno lo reggono per pochi secondi dopo di che cade nuovamente; il piccolo in questo momento ha una gran voglia di esplorare, vuole arrivare a toccare gli oggetti che fino a poco prima poteva solo guardare incuriosito.
Ma è ancora troppo presto, solo lasciando passare un pò di tempo, dopo vari tentativi ecco che finalmente riesce a gattonare spostando braccine e gambette in modo sequenziale.
Leggendo un articolo di una psicomotricista, mi ha colpito come lei sia assolutamente contraria al girello.
Il gattonare è fondamentale nel processo di crescita di un bambino; perchè si rende indipendente dal genitore ma allo stesso tempo capisce che per conquistare questa indipendenza deve faticare, provare e riprovare più volte.
Mettere un bambino nel girello vuol dire fargli saltare queste tappe, senza contare il fatto che sono state svolte numerose ricerche a riguardo, la più recente delle quali ha avuto risultati che confermano l'affermazione della pricomotricista.
Senza riportare per intero la ricerca, vi rendo partecipi dei risultati:
- l'uso del girello interferisce con lo sviluppo motorio, specialmente riferito a strisciamento, gattonamento e deambulazione autonoma.
- il girello peraltro aumenta il richio di traumatismi per il bambino.
- è prudente perciò che i genitori non lo propongano ai loro figli.
Si può sempre rimediare, senza contare il fatto che numerosi bambini sono cresciuti sani e forti anche con la presenza di questa piccola gabbia con le rotelle!