giovedì 8 gennaio 2009

Il tatto: sviluppo dell'organo di senso dai 0 ai 3 anni.


Il senso del tatto ci aiuta a riconoscere e classificare tutti gli oggetti che ci circondano.
Fra tutti i sensi il tatto è quello più "esteso", perché la pelle attraverso la quale riceviamo gli stimoli tattili, ricopre tutta la superficie del nostro corpo.
Per quanto riguarda i bambini, questo organo di senso alla nascita non risulterà “nuovo”, in quanto già all'interno dell'utero il feto sviluppa il tatto.
I neonati dai tre mesi in avanti, tengono aperte le manine ma non riescono a tenere saldamente un oggetto in mano. Dai quattro mesi generalmente iniziano a giocare con le mani, battendole l'una contro l'altra sensibilizzandole.
Devono passare ancora un paio di mesi prima che i bimbi inizino a scoprire il proprio corpo. Riescono infatti a toccarsi gambe e piedi; é frequente che si portino i piedini alla bocca in questo periodo. Anche la presa degli oggetti si fa più sicura.
Intorno ai dieci mesi i bambini riescono a reggere da soli il biberon, spesso sono in grado di bere da un bicchiere e di portarsi il cucchiaio alla bocca.
Prima di compiere un anno riescono a prendere gli oggetti con l'indice e il pollice affinando la tecnica, rendendola sempre meno goffa e approssimativa.
Da un anno e mezzo di età i bambini imparano a maneggiare con sicurezza il cucchiaio.
In questa fase la camminata diventa più sicura: molti bambini camminano con i piedi distanti tra loro per assicurarsi una maggiore stabilità. Sono ormai capaci di alzarsi da soli, senza appoggiarsi a niente.
Verso i due anni di età i bambini sviluppano moltissime capacità psicomotorie, cominciano a correre e a saltare, e dando la mano a qualcuno o tenendosi alla ringhiera, sono in grado di salire e scendere le scale.
Verso i due anni e mezzo giocano di solito autonomamente e traendo spunto dalla realtà che li circonda, imitano gesti come parlare al telefono o bere da una tazza, interagendo con bambole e pupazzi ripetono con loro le abitudini quotidiane, come per esempio metterli a fare la nanna.
I bimbi riescono a salire e scendere le scale alternando i piedi e a camminare all'indietro, questa nuova abilità motoria consente loro di esplorare autonomamente l'ambiente che li circonda.
In un certo senso questa è l'età in cui i bambini conquistano la loro indipendenza, per soddisfare la loro curiosità. Ma questa autonomia spesso li porta a fare i "capricci", perché se da un lato acquistano sicurezza, dall'altro sentono di perdere il senso di sicurezza instillato dai genitori.
I bimbi che compiono 3 anno pedalano sul triciclo, si arrampicano e saltano con tutti e due i piedi contemporaneamente. Sanno infilarsi le scarpe e a sbottonarsi i vestiti e aiutano i genitori che li vestono.
Queste sono pressapoco le tappe che ogni bambino compie ogni giorno, grazie alla scoperta di nuove tecniche imparate, provate ed esercitate con il movimento del corpo.

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