La scoperta e lo sviluppo della parola
Dai 4 mesi i bambini imparano a emettere suoni nuovi e sempre più articolati rispetto ai "gemiti" dei primi mesi.
Normalmente si tratta di ripetizioni di sillabe, è la fase della lallazione.
A loro piace sentire il suono della propria voce. Inoltre con questi suoni esprimono anche gli stati d'animo, infatti molti incominciano anche a ridere, oltre che a sorridere.
Verso i 10 mesi le capacità logiche migliorano velocemente. Ora sono in grado di associare gli oggetti con le loro proprietà. Ad esempio un cane e il verso che fa. Imparano a eseguire semplici comandi. Ascoltano le conversazioni degli adulti e cercano di imitare i suoni che hanno udito.
Le loro parole si fanno sempre più chiare. Le parole preferite sono quelle che contengono le consonanti p, b, m, t, d. Si tratta di consonanti labiali e dentali, le più facili da pronunciare.
Il linguaggio e la comprensione si evolvono maggiormente al compimento di un anno. I bambini di un anno e mezzo sanno indicare ciò che vogliono usando le parole e i gesti. Il loro vocabolario si arricchisce di giorno in giorno. Spesso comprende anche dei nomi propri.
Anche la comunicazione si fa più complessa, con un balbettio che va a sostituire i gesti, cercano di riprodurre i suoni che sentono, o almeno l'intonazione, che per loro è più semplice. Molti bimbi "inventano" un proprio gergo, per indicare quello che vedono, dimostrando anche di capire il significato di parole che non sono state loro insegnate.
Verso i 3 anni la loro capacità di apprendimento è velocissima, ogni giorno imparano qualche parola in più e il linguaggio non comprende più un balbettio incomprensibile, ma uno strumento per comunicare intenzionalmente e farsi capire più chiaramente.
Benché il loro vocabolario sia relativamente limitato i bambini capiscono il significato di molte più parole di quelle che usano.
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